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Serie e TV

Squid Game versione USA: quello che sappiamo sul nuovo esperimento targato Netflix

Squid Game versione USA si prepara a rivoluzionare Netflix: la nuova serie diretta da David Fincher promette di espandere l’universo coreano in chiave occidentale, mantenendo l’atmosfera inquietante e i meccanismi spietati che hanno reso l’originale un fenomeno globale.

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Squid Game: America arriverà su Netflix con David Fincher alla regia e Cate Blanchett nel cast

Nel finale della terza stagione di Squid Game, una sequenza a sorpresa ha acceso l’entusiasmo dei fan: un vicolo losangelino, due figure misteriose, e una partita di ddakji con tanto di quadrati rosso e blu. Una scena apparentemente casuale, ma che rivela un dettaglio cruciale: la donna in completo elegante è niente meno che Cate Blanchett. Un volto noto, in un ruolo inedito. Il suo sguardo incrocia quello del Front Man, ed è subito chiaro: è iniziato qualcosa di nuovo.

Per chi ama le serie distopiche e i progetti ambiziosi targati Netflix, è il momento giusto per iniziare a seguire da vicino questo spin-off americano. Le premesse ci sono tutte per un esperimento narrativo intrigante, capace di mescolare critica sociale, tensione e spettacolarità visiva in una nuova veste.


Squid Game America: un ponte narrativo tra due mondi

Non si tratta di un remake, né di una semplice copia in lingua inglese. Squid Game: America punta a essere qualcosa di più: uno spin-off ambientato nello stesso universo narrativo, in perfetta continuità con la serie coreana. Il fatto che il Front Man si trovi a Los Angeles e assista personalmente alla scena di reclutamento, suggerisce una linea temporale condivisa, forse persino intrecciata.


Il progetto è nelle mani di David Fincher, nome che già da solo è sinonimo di tensione psicologica, atmosfere cupe e narrazione chirurgica. Dopo titoli come Mindhunter e The Killer, non è difficile immaginare un tono più maturo e cinico, con uno sguardo tagliente sulla società americana. Accanto a lui, lo sceneggiatore Dennis Kelly, già noto per l’eccentrica e disturbante serie Utopia.

Uno degli aspetti più interessanti è proprio il modo in cui verrà adattato il concetto degli Squid Game alla cultura occidentale. Se in Corea del Sud il gioco era intriso di simbolismi legati all’infanzia e alla pressione sociale, come si declinerà in una realtà come quella statunitense? Più che una copia carbone, si prevede una riflessione sulle disuguaglianze d’Oltreoceano, il mito dell’autorealizzazione e il culto del successo.

La scelta di Cate Blanchett come Reclutatrice è tutto tranne che casuale. La sua figura elegante e imperturbabile richiama subito la potenza visiva della serie madre, ma aggiunge anche una nuova dimensione: quella di un carisma femminile freddo, quasi ipnotico. Si dice che la scena sia stata girata in un solo take, tanto era potente la sua presenza.


Cosa si sa su trama, riprese e cast

Le informazioni ufficiali sono ancora poche, ma alcuni dettagli sono emersi grazie a indiscrezioni e conferme parziali. Le riprese di Squid Game: America dovrebbero iniziare a dicembre 2025, a Los Angeles, subito dopo la fine del nuovo film di Tarantino. Questo lascia intuire una produzione ad alto budget, con un impianto tecnico e visivo degno dei grandi blockbuster seriali.

La trama, per ora, resta top secret. Ma alcuni elementi sono già visibili:


  • Il Front Man sarà il ponte tra Corea e USA, forse nel ruolo di supervisore o testimone.
  • Cate Blanchett interpreterà la Reclutatrice, figura centrale nella dinamica dei giochi.
  • Si vocifera il possibile ritorno del detective Hwang Jun-ho, fratello del Front Man, scomparso ma mai realmente confermato come morto.
  • Brad Pitt potrebbe fare un cameo, visto il legame con Fincher e la concomitanza delle riprese.

Un altro aspetto intrigante riguarda i giochi stessi. Verranno mantenute alcune dinamiche tradizionali, come il ddakji, oppure si punterà su sfide più vicine all’immaginario americano? Alcuni fan ipotizzano una fusione tra giochi infantili e simbolismi culturali locali: baseball, spelling bee, quiz show, oppure gare di resistenza fisica ambientate in set che ricordano i luna park decadenti. Tutto è possibile, ed è questo il bello.

David Fincher e Netflix: una collaborazione sempre più solida

Non è un mistero che Netflix stia puntando tutto su collaborazioni d’autore. Con Fincher il sodalizio si è rafforzato negli ultimi anni, e Squid Game: America potrebbe diventare uno dei progetti di punta della piattaforma per il 2026. Un investimento importante, che segna anche una svolta strategica: non più solo adattamenti, ma espansioni dell’universo narrativo originale, capaci di dialogare tra loro senza annullarsi.


Il coinvolgimento di Hwang Dong-hyuk è previsto solo come consulente, ma la sua presenza garantisce un certo equilibrio con lo spirito della serie madre. La decisione di non affidargli la regia lascia intendere la volontà di dare a Fincher piena libertà espressiva, in un contesto completamente nuovo.

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foto © Koray – stock.adobe.com

In un panorama in cui i sequel spesso deludono e gli spin-off sembrano copie sbiadite, Squid Game: America ha tutte le carte in regola per sorprendere. Non resta che aspettare i primi trailer, con la speranza che non si limiti a cavalcare il successo dell’originale, ma sappia anche ridefinire le regole del gioco.

Un esperimento rischioso? Forse. Ma è proprio questo che rende la scommessa interessante.

Foto copertina © Rokas – stock.adobe.com


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