Tre giorni possono sembrare pochi, ma nella Sicilia orientale bastano per lasciarsi incantare dal contrasto perfetto tra mare cristallino e città barocche piene di vita, pietra e storia.
L’ideale è partire leggeri, con un itinerario flessibile e la voglia di perdersi tra vicoli assolati, profumi di agrumi e spiagge che sembrano cartoline. Ogni tappa racconta qualcosa di diverso, e ogni giornata si apre con la promessa di colori intensi, sapori netti e orizzonti aperti. Anche chi conosce già la zona riesce a ritrovarci sempre qualcosa di nuovo: un panorama nascosto dietro un muro in pietra, un profumo di pane caldo che guida fino a un forno storico, o un tramonto visto da una prospettiva diversa.
Ogni passo aggiunge un frammento all’esperienza. Tra un bagno al mattino e una granita nel pomeriggio, si scopre una Sicilia che sa accogliere e sorprendere, senza mai stancare. Le giornate scorrono con ritmo lento ma ricco, e ogni sera si conclude con la sensazione di aver davvero vissuto.
Giorno 1: Siracusa e Ortigia, un tuffo nel bianco e nel blu
Si inizia da Siracusa, città elegante e piena di luce. Il centro storico si snoda fino all’isola di Ortigia, un piccolo scrigno dove tutto è a portata di piedi. Le viuzze, i palazzi chiari, il mercato del pesce, i ristoranti sul mare: ogni dettaglio sa di Mediterraneo autentico.
Non può mancare un bagno alla Fonte Aretusa o una passeggiata al tramonto sul lungomare. E per cena, pesce fresco e vino bianco locale, magari guardando le barche rientrare.
Giorno 2: Noto e la meraviglia del barocco
Noto è una delle gemme dell’arte barocca siciliana. Le sue facciate dorate cambiano colore con la luce del giorno, creando un effetto quasi irreale. La Cattedrale, le scalinate, i balconi di pietra scolpita: tutto qui parla di bellezza e armonia.
Tra i luoghi da non perdere durante la visita a Noto ci sono:
- La Cattedrale di San Nicolò, imponente e luminosa, con la sua scalinata che accoglie i visitatori in pieno sole.
- Palazzo Ducezio, sede del Municipio, con i suoi interni eleganti e il salone degli specchi.
- Via Nicolaci, famosa per i suoi balconi barocchi riccamente decorati e per la celebre Infiorata di maggio.
- Chiesa di San Carlo al Corso, da cui si può salire sul campanile per una vista spettacolare sui tetti di Noto.
- Teatro Tina Di Lorenzo, un piccolo gioiello storico che racconta la vita culturale della città.
Dopo la visita, vale la pena spingersi verso le spiagge vicine: Calamosche o Vendicari, due angoli di natura selvaggia e acqua trasparente. Perfetti per un pomeriggio lento, tra sabbia e sole.
Giorno 3: Ragusa Ibla o Modica, gusto e poesia tra i monti
Il terzo giorno si può scegliere. Ragusa Ibla è scenografica, silenziosa, con chiese eleganti e giardini sospesi. Modica invece ha l’energia del cioccolato e delle scalinate ripide che portano a panorami mozzafiato.
In entrambe, il barocco incontra la vita quotidiana in modo naturale. Si beve un caffè sotto i portici, si assaggia una cassata o una granita, si osservano le case che si arrampicano sui pendii.
Un ultimo sguardo prima di ripartire: Scicli tra luce e silenzio
Chi ha ancora qualche ora a disposizione prima di rientrare può concedersi una tappa a Scicli, cittadina meno conosciuta ma di rara bellezza. Le sue chiese barocche, spesso semisconosciute, si affacciano su piazze silenziose e viuzze assolate.
Scicli sorprende per l’atmosfera raccolta e autentica, quasi fuori dal tempo. Qui si passeggia lentamente, si entra in un laboratorio artigiano, si compra una cartolina scritta a mano. E se si arriva al Belvedere di San Matteo nel tardo pomeriggio, la vista sulla valle toglie il fiato.
Tre giorni non bastano mai davvero. Ma bastano per lasciarsi toccare da una Sicilia piena di sole, cultura e gentilezza. E per promettersi di tornare.
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