Scopri Sedini, il suggestivo borgo nella roccia della Sardegna: paesaggi selvaggi, grotte preistoriche, tradizioni autentiche e sapori locali da vivere senza fretta.
Sedini non si lascia intuire subito. Serve uno sguardo più attento per coglierne la bellezza, nascosta tra i rilievi dell’entroterra nord-occidentale della Sardegna. Non c’è da aspettarsi palazzi nobiliari o grandi piazze affollate: qui tutto sembra scolpito nel silenzio, tra pietre antiche e scorci che raccontano più di mille parole.
Sedini e la magia delle case nella roccia
C’è un motivo se viene chiamato il “paese nella roccia”. Sedini, minuscolo ma tenace, è un borgo dell’Anglona dove l’architettura sembra fondersi con la montagna stessa. Le case rupestri, scavate nella pietra calcarea, sembrano nate dalla terra, non costruite. Camminando tra le sue stradine ci si chiede come sia stato possibile vivere così, integrandosi con la roccia come se fosse un prolungamento del corpo.
La più famosa di queste abitazioni è la Domus de La Rocca, risalente addirittura al IV millennio a.C. Nata come tomba ipogea, ha attraversato le epoche cambiando volto più volte: cava, carcere, abitazione, oggi museo etnografico. Dentro, un racconto in oggetti della vita agropastorale dell’Anglona, duro ma autentico. Ogni parete conserva i segni del tempo e della fatica.
Paesaggi selvaggi e il fascino del Rio Silanis
Basta allontanarsi di poco dal centro per trovarsi immersi in un paesaggio che sembra sospeso. Il Rio Silanis attraversa una valle punteggiata da mulini abbandonati, sorgenti e vegetazione fitta. Le colline qui non sono addomesticate, ma libere di crescere come vogliono.
Lo sguardo corre lontano, fino al Golfo dell’Asinara, che si intravede tra le pieghe del terreno. E in certi momenti, al tramonto, tutto sembra diventare un acquerello: luce morbida, aria ferma, silenzio. Sedini si lascia scoprire così, piano piano, senza affanni.
Grotte preistoriche e tracce di civiltà antiche
Chi ama la storia, quella vera, fatta di pietre, incisioni e misteri, troverà a Sedini un piccolo scrigno. Le grotte preistoriche disseminate attorno al borgo — come Li Conchi, Li Caadaggi, La Pilchina — sono testimonianze tangibili di un passato remoto, quando l’uomo cercava rifugio e sacralità nella terra stessa.
Le cavità erano spesso dimore o luoghi di culto, e camminare nei loro pressi fa venire i brividi. Si avverte ancora l’eco di vite vissute in simbiosi con la natura, senza bisogno di sovrastrutture. Qui l’archeologia non è una disciplina, ma una sensazione.
Natura incontaminata e scorci spettacolari
Sedini è anche un piccolo paradiso per chi ama camminare. I sentieri che partono dal paese si inoltrano tra macchie di lentisco, vecchi olivastri e rocce modellate dal vento. La Fossa de la Loriga, sul colle di Lu Padru, è una grotta adornata da stalattiti e stalagmiti, silenziosa e misteriosa come una cattedrale sotterranea.
Lungo il cammino si incontra la chiesetta medievale di San Nicola di Silanis, immersa in un verde che sembra non finire mai. Le sue rovine raccontano di una spiritualità antica, austera, lontana dai clamori. Una sosta qui vale più di mille parole.
Sedini e i sapori autentici della Sardegna rurale
Non si può parlare di Sedini senza citare la cucina. Qui la tavola profuma di tradizione e terra. Le carni di agnello e maiale, preparate secondo riti antichi, si accompagnano a formaggi intensi come il pecorino sardo, stagionato al punto giusto.
Poi ci sono i dolci, quelli veri: ozzaddini, origlietti, frijoli, cozzuli di pilhtiddhu. Ricette che passano di madre in figlia, in silenzio, davanti al forno. Il vino locale, spesso prodotto in piccole cantine familiari, chiude il cerchio con aromi intensi e genuini.
Trekking a Sedini tra natura e storia
Per chi ha voglia di muoversi, Sedini offre percorsi trekking che sanno sorprendere. Uno dei più suggestivi conduce di nuovo alla chiesa di San Nicola, tra pietre coperte di licheni e arbusti profumati. Un altro attraversa la zona della Fossa de la Loriga, offrendo viste spettacolari e momenti di assoluto silenzio.
Nessuna segnaletica invadente, nessun tracciato troppo battuto. Solo passi lenti, vento tra i capelli, e la sensazione di essere davvero altrove. Sedini non si mostra, si lascia trovare. Con pazienza, rispetto e un pizzico di meraviglia.
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