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Giardinaggio

Piante grasse: gli errori più comuni che le fanno morire

Le piante grasse non sono immortali: scopri gli errori più comuni che le fanno morire e come evitarli per mantenerle sane e rigogliose.

Piante grasse: gli errori più comuni che le fanno morire

C’è qualcosa di rassicurante nel vedere una pianta grassa crescere lentamente sul davanzale, quasi fosse un piccolo guardiano silenzioso della casa. Con le loro forme originali, i toni che sfumano dal verde vivo al grigio polveroso e quella strana capacità di sembrare sempre “a posto”, sono perfette per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare al verde.

Eppure, proprio perché considerate quasi immortali, finiscono per essere trascurate o, al contrario, coccolate troppo. L’autunno, con le sue giornate pigre e le luci soffuse, invoglia a sistemare gli angoli della casa: una pianta qui, una candela là. E il pensiero di aggiungere una succulenta su una mensola o accanto al letto viene spontaneo. Anche dopo un viaggio, magari tra cactus e sabbia, si torna con la voglia di ricreare quell’atmosfera a casa. Ma è facile dimenticare che tra un deserto messicano e un appartamento in città c’è un abisso, soprattutto per loro.


Troppa acqua: l’errore più fatale

Tra tutti gli errori, l’eccesso d’acqua è sicuramente il più letale per le piante grasse. Il loro segreto di sopravvivenza è proprio la capacità di trattenere l’umidità nelle foglie e nei fusti. Se le innaffi troppo, le radici iniziano a marcire e la pianta si ammala velocemente.


Molti pensano che, come le altre piante, anche le succulente vadano bagnate regolarmente. Ma è un grave errore. La regola d’oro è semplice: innaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto. In inverno, addirittura, alcune varietà possono restare senz’acqua anche per un mese.

Un altro segnale da non sottovalutare è la consistenza delle foglie: se sono molli, traslucide o tendenti al marrone, è probabile che ci sia stato un ristagno. In questi casi, conviene travasare subito la pianta, eliminare le radici compromesse e usare un terriccio più drenante.

Vasi, luce e terriccio: tutto conta (e spesso si sbaglia)

A volte si sottovalutano dettagli fondamentali che fanno la differenza tra una pianta rigogliosa e una destinata a marcire. Vediamo quali sono:


  • Vasi senza fori di drenaggio: bellissimi da vedere, ma pericolosi. Senza il foro sul fondo, l’acqua resta intrappolata, favorendo muffe e marciumi.
  • Terriccio sbagliato: un comune terreno universale è troppo compatto. Le piante grasse hanno bisogno di un substrato leggero, sabbioso e ben drenante.
  • Scarsa luce: molte succulente amano il sole diretto. Se le tieni in casa, scegli i punti più luminosi, come davanzali esposti a sud.
  • Cambio di stagione ignorato: in inverno, la luce diminuisce e le piante entrano in una sorta di riposo vegetativo. Serve meno acqua e, spesso, più calore.

Anche la dimensione del vaso ha il suo peso: un contenitore troppo grande trattiene più umidità di quella che la pianta riesce ad assorbire. Meglio scegliere vasi piccoli e sostituirli gradualmente man mano che la pianta cresce.

Quando la cura diventa troppa (e come evitarlo)

Spesso si pensa che più ci si prende cura di una pianta, meglio starà. Ma con le piante succulente, questo approccio può diventare un boomerang. Un eccesso di attenzioni rischia di comprometterne la salute.


Un errore tipico? Cambiare posto alla pianta troppo spesso, oppure concimarla in modo eccessivo. Le piante grasse crescono lentamente e non hanno bisogno di troppi nutrienti. Basta un concime leggero ogni 2-3 mesi, solo durante la primavera e l’estate.

Un altro errore diffuso è quello di “pulirle” troppo. Togliere la polvere va bene, ma usare prodotti chimici o lucidanti può danneggiarne la superficie cerosa, che ha un ruolo fondamentale nel trattenere l’umidità.


Anche le temperature troppo basse possono metterle a rischio. In particolare, quelle tropicali come le euphorbie o le haworthia temono gli sbalzi termici e le correnti d’aria. Meglio tenerle lontane da finestre aperte o termosifoni.

In definitiva, meno è meglio: lasciarle tranquille, rispettando i loro ritmi, è spesso la scelta giusta. Basta osservarle con attenzione e imparare a leggere i loro segnali. Come ogni forma di vita, anche loro parlano. Solo che lo fanno in silenzio.

come prendersi cura delle piante grasse

Se ti è venuta voglia di riprendere in mano le tue piante grasse o di iniziare una nuova collezione, questo è il momento giusto. Presta attenzione a questi dettagli e vedrai che il tuo angolo verde durerà a lungo, con piante sane, belle e cariche di personalità.

Foto © stock.adobe


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