Lino Guanciale torna su Rai con “Il segreto di Isabelle”, la fiction francese che promette di diventare la più inquietante dell’anno. Un thriller psicologico che mescola mistero, tensione e verità scomode.
C’è qualcosa di magnetico nelle storie che iniziano con una morte e finiscono per mettere in dubbio tutto. “Il segreto di Isabelle” è una miniserie che si muove proprio su questo filo sottile, e lo fa con eleganza e crudezza. La scelta di portarla in prima serata su Rai, con una doppia serata evento il 26 e 27 agosto, non è casuale: la serie ha già conquistato la critica francese e ora punta a sedurre anche il pubblico italiano.
Chi ama i noir intensi, quelli che non regalano certezze ma scavano, lentamente, fino a scomporre ogni verità apparente, farebbe bene a segnarsi questo titolo. Non solo per la trama che inquieta, ma anche per il cast che sorprende. E sì, tra gli elementi più attesi, c’è proprio la presenza di Lino Guanciale, volto ormai iconico della fiction italiana.
Il segreto di Isabelle: una trama carica di ombre e tensione
La storia inizia con un’immagine forte: un uomo ritrovato carbonizzato all’interno di un’auto. È Pascal Dubreuil, marito della protagonista Isabelle. Da qui inizia il lento disvelamento di un passato contorto, fatto di dolori sommersi, relazioni malate e sospetti mai risolti.
Isabelle, interpretata da Odile Vuillemin, è una figura che sfugge alle definizioni. Vittima o carnefice? Fragile o manipolatrice? Le risposte non sono mai immediate, e questo rende il racconto ancora più avvincente. Al centro delle indagini c’è Mathilde Delboscq, capitano di polizia determinata, interpretata con intensità da Joyce Bibring. Tocca a lei districare una matassa fatta di tradimenti, rancori familiari e misteri irrisolti.
In questa cornice ambigua e spesso disturbante, ogni personaggio ha un lato oscuro. Nessuno è davvero innocente, tutti sembrano nascondere qualcosa. E lo spettatore viene trascinato dentro un gioco sottile di specchi, dove ogni certezza può crollare da un momento all’altro.
Un cast franco-italiano e una regia che omaggia il noir europeo
Accanto ai nomi francesi del cast, spicca con forza Lino Guanciale, in un ruolo secondario ma carico di tensione drammatica. L’attore, noto per interpretazioni eleganti e mai banali, si muove qui in un contesto diverso dal solito: più cupo, più spigoloso, più enigmatico. Una scelta interessante che mostra un lato inedito del suo talento.
Al suo fianco, Malik Elakehal El Miliani e Vincent Jouan completano un cast compatto, credibile, capace di dare vita a un racconto visivamente potente. La regia è firmata da Philippe Dajoux, che costruisce un’atmosfera sospesa tra il thriller psicologico e il dramma familiare. Le ambientazioni rurali francesi, con i loro silenzi e i paesaggi isolati, aggiungono spessore e profondità alla narrazione.
Non mancano riferimenti visivi al cinema di Chabrol e Truffaut, con una fotografia studiata per aumentare quel senso di smarrimento e di sospensione emotiva che accompagna l’intera miniserie. Ogni inquadratura sembra voler raccontare qualcosa che sfugge, un dettaglio fuori posto, una verità che resta sempre un passo più in là.
Una fiction diversa, perfetta per chi ama storie che non rassicurano
Chi segue le fiction Rai sa bene quanto il pubblico ami le atmosfere malinconiche e riflessive di titoli come “Il Commissario Ricciardi”. Ma “Il segreto di Isabelle” sceglie un altro registro. Qui non c’è consolazione, non c’è empatia immediata. Al suo posto, inquietudine. Un senso crescente di disagio, che spinge a guardare ma anche a dubitare.
Isabelle non è un personaggio che si lascia amare facilmente. Ma proprio per questo conquista. Il suo volto chiuso, il suo silenzio spesso più eloquente di mille parole, creano un legame strano, sottile, con chi guarda. Si finisce per voler sapere, per voler capire cosa si nasconde davvero dietro quella maschera impenetrabile.
È interessante notare come questa fiction abbia già attirato attenzione all’estero. In Francia ha avuto ottimi riscontri, con la critica che ha definito la performance della Vuillemin “ipnotica” e la regia di Dajoux “raffinata e disturbante”.
“Il segreto di Isabelle” arriva in Italia in due serate speciali, il 26 e 27 agosto in prima visione su Rai. Un’occasione per chi ama il genere di lasciarsi sorprendere da una narrazione diversa, meno rassicurante, ma più profonda. E per riscoprire anche un Lino Guanciale fuori dagli schemi, più ombra che luce, più dubbio che certezza. Proprio come questa storia, che non dà risposte facili. E proprio per questo resta impressa.
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