Piante in fiore e caldo estivo non vanno sempre d’accordo: ecco come scegliere il concime giusto per mantenerle forti, colorate e in salute anche nei mesi più caldi.
I concimi giusti per le piante da fiore in estate non sono tutti uguali: possono fare la differenza tra una fioritura spettacolare e una pianta spenta e affaticata. In un’estate torrida, capire cosa serve davvero diventa quasi una piccola arte.
In estate, quando il sole picchia e l’acqua evapora velocemente, le piante da fiore entrano in una fase delicata. Si potrebbe pensare che basti annaffiare di più, e invece il segreto è nella nutrizione. Ogni pianta ha le sue esigenze, e capire quali concimi scegliere in base al tipo di fiore e al clima è fondamentale per vederla crescere rigogliosa.
Chi ha un terrazzo fiorito lo sa bene: d’estate i colori sembrano spegnersi in fretta. E allora? Meglio agire subito, partendo dalle basi: quali sono i concimi estivi davvero efficaci? Come e quando si applicano? Meglio quelli liquidi o granulari? E i concimi naturali? Vediamo tutto con ordine.
Perché i concimi estivi fanno davvero la differenza
Quando le temperature salgono, anche le esigenze delle piante cambiano. I fiori, che magari a primavera erano esplosivi, in estate rischiano di rallentare o addirittura bloccarsi. Questo accade perché il caldo accelera il metabolismo della pianta, che ha bisogno di più sali minerali, ma spesso il terreno ne è già povero.
Le piante da fiore, in particolare, richiedono una buona combinazione di elementi:
- azoto, per stimolare la parte verde;
- fosforo, per aiutare le radici e sostenere la fioritura;
- potassio, che migliora la resistenza al caldo e rende i fiori più belli e duraturi.
Si potrebbe dire che una pianta estiva ha fame e sete più di quanto si immagini. Ecco perché i concimi estivi contengono spesso dosi più alte di potassio rispetto a quelli primaverili. E se manca il nutrimento giusto, la pianta rallenta o si stressa.
Non è raro vedere gerani appassiti o petunie spente, anche se innaffiate regolarmente. In questi casi, spesso è solo una questione di nutrienti sbagliati o assenti. Curioso, no?
Quali concimi usare in estate: liquidi, granulari o naturali?
Prima regola: ogni pianta ha esigenze diverse. Ma d’estate ci sono alcuni accorgimenti che valgono sempre, soprattutto per chi vuole prolungare la fioritura fino a fine stagione.
I concimi liquidi, ad esempio, sono pratici perché si mescolano direttamente all’acqua dell’annaffiatura. Hanno un effetto rapido e sono ideali per intervenire quando la pianta dà segnali di affaticamento. Tuttavia, richiedono costanza: vanno somministrati regolarmente, altrimenti si rischia di vanificare gli effetti. I concimi granulari a lenta cessione, invece, rappresentano una soluzione più comoda. Basta distribuirli nel terreno, ed essi rilasciano le sostanze nutritive gradualmente nel corso delle settimane. Perfetti se non si ha tempo (o voglia) di seguire le piante ogni giorno. E poi ci sono i fertilizzanti naturali: compost, letame maturo o preparati a base di ortica o alghe. Più lenti, certo, ma capaci di migliorare nel tempo la struttura del terreno e la salute generale della pianta. Un tocco di natura che, con un po’ di pazienza, regala fioriture più robuste e sostenibili.
Chi cerca risultati immediati spesso opta per una combinazione di questi tre: un concime liquido ricco di fosforo e potassio, da usare ogni due settimane, un granulare da interrare ogni mese e, di tanto in tanto, un rinforzo naturale con del compost o dei macerati vegetali. Ma occhio alle dosi: troppo azoto, ad esempio, fa crescere tante foglie ma pochi fiori. E non è proprio quello che si vuole, giusto?
Come riconoscere i bisogni delle piante e agire in tempo
Non servono doti da botanico, basta un po’ di osservazione. Foglie che ingialliscono, fiori piccoli o stentati, crescita lenta: sono tutti segnali che qualcosa non va e che forse la pianta sta chiedendo aiuto.
Per orientarsi meglio, può essere utile leggere le etichette dei fertilizzanti: le percentuali di azoto, fosforo e potassio sono sempre indicate. In estate, vale la pena preferire prodotti con una buona dose di potassio. Se la pianta cresce bene ma non fiorisce, potrebbe essere colpa di un eccesso di azoto. Alternare i concimi, provare formule diverse, è un modo per capire cosa funziona davvero.
Meglio ancora, scegliere prodotti pensati proprio per il tipo di pianta. Quelli per gerani, ad esempio, non vanno bene per le ortensie. Ogni fiore ha la sua miscela ideale. E attenzione anche al momento della giornata: concimare di mattina, quando le temperature sono ancora miti, aiuta ad assorbire meglio le sostanze senza stressare la pianta.
Un consiglio utile? Aggiungere del pacciame ai vasi, magari con corteccia o foglie secche. Serve a trattenere umidità e a rallentare l’evaporazione, così il concime agisce più a lungo e le radici restano fresche.
Insomma, se una pianta da fiore mostra segni di stanchezza estiva, spesso è solo perché non sta mangiando bene. Nulla che un buon fertilizzante non possa risolvere.
Chi vuole un balcone o un giardino sempre in fiore sa che la scelta del concime fa parte della cura quotidiana, un gesto semplice che cambia tutto. L’estate mette alla prova, è vero, ma con i nutrienti giusti è anche la stagione più spettacolare per le fioriture. Perché rinunciarci?
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