L’autunno è il periodo ideale per fare le valigie e partire alla scoperta dei borghi italiani più affascinanti del nostro Paese, un patrimonio unico che lascia senza fiato grazie ai paesaggi che, nelle varie zone d’Italia, in questo periodo si tingono di colori caldi. Passeggiare tra le vie acciottolate di queste gemme nascoste e scoprire piccole pievi e ristoranti tipici è un’esperienza che ti rimarrà nel cuore.
Spesso prendiamo aerei per raggiungere mete esotiche, senza renderci conto delle bellezze che abbiamo in casa. Tra queste, i borghi hanno un ruolo senza dubbio importante. Sono, infatti, piccoli scrigni tutti da scoprire che custodiscono arte e storia.
Alla scoperta dei borghi del Bel Paese in autunno
L’autunno, in Italia, regala scenari mozzafiato, perfetti per chi desidera allontanarsi dalla frenesia quotidiana e immergersi nella tranquillità dei piccoli borghi. I colori autunnali, tra rossi, arancioni e pennellate dorate, dipingono colline, vigne e boschi, creando cornici pittoresche. È la stagione in cui i turisti sono meno numerosi, e puoi goderti appieno la bellezza senza tempo di questi luoghi. Esplorare i borghi italiani in autunno significa immergersi in una realtà fatta di tradizioni antiche, sapori locali e paesaggi incantevoli.
Ecco un itinerario tra alcuni dei più affascinanti.
Sant’Agata de’ Goti: un tuffo nel passato
Situato in Campania, in provincia di Benevento per la precisione, Sant’Agata de’ Goti è un borgo incantevole arroccato su uno sperone di tufo, che domina una valle rigogliosa.
Passeggiando per le sue vie acciottolate, sembra di fare un tuffo nel passato, tra case in pietra e chiese medievali (la più celebre è il Duomo, la cui costruzione ha avuto inizio nel X secolo).
Durante l’autunno, il borgo si tinge di colori caldi, e nell’aria si diffonde il profumo delle castagne arrostite. È il momento perfetto per visitare le cantine locali e degustare i vini tipici, come l’Aglianico e la Falanghina, accompagnati da piatti tradizionali campani.
Sant’Agata de’ Goti offre anche una vista mozzafiato dal Castello Ducale, un imponente edificio che si trova a 150 metri slm, e la Chiesa di San Francesco, con i suoi affreschi medievali ben conservati. Il fascino di questo borgo è tutto nella sua autenticità. Qui il tempo sembra essersi fermato e la natura rigogliosa avvolge ogni angolo. Una visita in autunno è un’esperienza che ti permetterà di assaporare il meglio della Campania rurale, tra storia, natura e gastronomia.
San Gimignano: la Manhattan medievale
Nel cuore della Toscana, San Gimignano è famosa per le sue imponenti torri medievali – in passato erano 72, oggi e che le sono valse il soprannome di Manhattan del Medioevo.
Durante l’autunno, il borgo si trasforma in un luogo di magia pura. Le vigne circostanti si colorano di rosso e oro, e una leggera nebbia mattutina avvolge le torri, conferendo al paesaggio un’atmosfera quasi surreale.
San Gimignano è anche il luogo ideale per gli amanti del vino. Qui puoi assaporare la famosa Vernaccia, un vino bianco dalle note fresche, perfetto per accompagnare piatti della tradizione come la ribollita o il cinghiale in umido. Non perderti una visita alla Collegiata di Santa Maria Assunta, con i suoi affreschi trecenteschi, o al Palazzo vecchio del Podestà in Piazza Duomo, edificio che offre una vista spettacolare sulla campagna toscana.
Civita di Bagnoregio: la città che muore
Civita di Bagnoregio, nel Lazio, è un borgo di straordinaria bellezza, noto anche come la città che muore. Questo soprannome deriva dall’erosione naturale del colle di tufo su cui sorge. In autunno, Civita si veste di colori magici, con le foglie che si tingono di rosso e arancione, creando un contrasto spettacolare con le antiche case in pietra.
Attraversando il lungo ponte che collega il colle al territorio vicino, si entra in un mondo incantato. Le stradine strette, la Chiesa di San Donato e il Museo Geologico offrono uno spaccato unico sulla storia di questo luogo, che sembra essersi fermato nel tempo. Degna di nota è anche la Porta di Santa Maria, l’unica ancora agibile. Le altre, infatti, sono state condannate dal processo di erosione.
Durante la visita a questo borgo di soli 11 abitanti, anche le tue papille gustative potranno vivere momenti unici grazie ad alcuni piatti della tradizione laziale come le fettuccine al tartufo o la zuppa di ceci e castagne, accompagnati da un buon bicchiere di vino rosso.
Alberobello: la magia dei trulli in Puglia
Alberobello, in Puglia, è uno dei borghi più noti al mondo grazie ai suoi trulli, particolari abitazioni in pietra a secco con inconfondibili tetti a cono. In autunno, il borgo assume un fascino speciale: i vigneti e gli uliveti circostanti tolgono il fiato dominati da colori come rosso e oro, mentre l’aria è impregnata del profumo delle olive appena raccolte.
Passeggiando fra i trulli di Rione Monti e Aia Piccola, potrai scoprire la storia e le tradizioni locali visitando il Museo del Territorio e la Chiesa di Sant’Antonio, un trullo trasformato in luogo di culto nel 1927.
Alberobello è anche il luogo ideale per assaporare i piatti della tradizione pugliese: prova le orecchiette alle cime di rapa, la burrata e i taralli, accompagnati dal Primitivo di Manduria, uno dei vini più pregiati della regione.