Scopri come prenderti cura del tuo Pothos in autunno: consigli su luce, irrigazione, potatura e protezione dai parassiti per mantenerlo sano e rigoglioso anche con il freddo.
Con l’arrivo dei primi freddi, anche il Pothos rallenta un po’ il passo. Dopo mesi di crescita sfrenata sotto il sole estivo, ora si fa più tranquillo e ha bisogno di qualche attenzione in più per affrontare l’autunno senza sorprese. Nulla di difficile, certo, ma ci sono piccoli accorgimenti che possono fare la differenza.
Tenere d’occhio luce, temperatura e umidità è fondamentale per non trovarsi con foglie ingiallite o, peggio, rami secchi. Vediamo come aiutare questa pianta tropicale a sentirsi a suo agio anche quando fuori inizia a fare freddo.
Dove posizionare il Pothos in casa quando fa più freddo
Se in estate se ne stava tranquillo sul balcone o in veranda, è il momento di riportarlo dentro. Già a partire da settembre, quando le temperature notturne iniziano a scendere sotto i 14°C, conviene non rischiare. Il Pothos è resistente, sì, ma non ama affatto il freddo pungente.
Una volta sistemato in casa, è bene trovargli una zona luminosa ma non esposta alla luce diretta del sole. I raggi forti, specie se filtrati da vetri, possono rovinare le sue foglie. Un angolo vicino a una finestra con tenda leggera può andare benissimo.
Attenzione però a evitare le correnti d’aria: niente spifferi, porte che sbattono o caloriferi accesi troppo vicini. Le variazioni brusche di temperatura non fanno bene, e rischiano di mandare in crisi anche la pianta più robusta.
Infine, occhio alla temperatura della stanza: tra i 18°C e i 24°C il Pothos sta benone. E se ogni due settimane si ruota il vaso, ancora meglio: la luce arriva in modo più omogeneo e la crescita resta bilanciata su tutti i lati.
Innaffiare il Pothos in autunno: quanto e quando
Con l’autunno cambia anche il suo bisogno d’acqua. Se in estate si innaffiava spesso, adesso meglio rallentare. Il terreno ha bisogno di asciugarsi bene prima del prossimo giro d’acqua. Non serve più tenere il terriccio sempre umido.
Il trucco più semplice? Toccare con le dita. Se il substrato è ancora bagnato, aspetta. Se è asciutto nei primi centimetri, è il momento giusto.
Meglio evitare di seguire un calendario fisso:
- Alcune settimane potrebbe servire acqua una sola volta;
- Altre volte, con termosifoni accesi e aria più secca, potrebbe volerla due.
L’importante è sempre evitare i ristagni. Se il vaso non drena bene, il rischio di marciume è dietro l’angolo. Vale la pena controllare che il foro di scolo sia libero e che il sottovaso non sia pieno d’acqua.
Concimare meno: il Pothos rallenta la crescita
L’autunno è anche il momento in cui il Pothos comincia a prendersela più comoda. La crescita rallenta, e non ha più bisogno dello stesso apporto di nutrienti di qualche mese fa.
Se a settembre si sta ancora usando un fertilizzante liquido (meglio se con un buon contenuto di azoto), si può continuare ogni 3 o 4 settimane. Ma già verso la metà di ottobre meglio sospendere del tutto.
Continuare a concimare durante i mesi freddi, quando la pianta entra in una fase di riposo, rischia solo di sovraccaricarla. I nutrienti non vengono assorbiti e possono finire per danneggiare le radici. Meglio fare una pausa e riprendere con calma in primavera.
Foglie pulite e potatura leggera prima dell’inverno
Se il Pothos ha passato l’estate all’aperto, è facile che le sue foglie abbiano raccolto un po’ di polvere o residui. Una pulizia leggera è più che sufficiente. Niente prodotti complicati: un batuffolo di cotone imbevuto in acqua e una goccia di sapone di Marsiglia, ed ecco che tutto torna lucido.
La pulizia aiuta la pianta a respirare meglio e migliora anche la fotosintesi, che in autunno è già meno intensa.
Settembre e ottobre sono anche perfetti per dare una sistemata ai rami più lunghi o disordinati. Non serve potare drasticamente: basta accorciare qualche tralcio o rimuovere le parti rovinate. Così la pianta si concentra sulle nuove crescite e mantiene una forma più compatta.
Proteggere il Pothos dai parassiti autunnali
Anche in casa, il Pothos può diventare bersaglio di piccoli ospiti indesiderati. Quando rientra dopo mesi all’aperto, afidi e acari potrebbero aver deciso di seguirlo.
Un controllo visivo regolare può fare la differenza. Basta guardare sotto le foglie, lungo i fusti o vicino al terreno. Se qualcosa si muove o appaiono piccole macchie, conviene intervenire subito.
Un rimedio semplice ed efficace? Una miscela di acqua e sapone di Marsiglia (ancora lui!), da vaporizzare sulle zone interessate. Oppure, qualche goccia di olio di neem, che agisce senza intossicare la pianta.
Prevenire è sempre più semplice che curare. Tenere pulito il fogliame, evitare ristagni e controllare regolarmente sono piccole attenzioni che fanno molta strada.
Prendersi cura del Pothos in autunno non richiede chissà quali sforzi. Serve solo uno sguardo più attento, un ritmo più tranquillo e qualche gesto in più. Ma la ricompensa? Una pianta viva, vigorosa e capace di portare un tocco di verde anche nelle giornate più spente.
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