Scopri cosa rende un weekend nelle Marche perfetto a settembre: borghi incantati, colline dorate, sapori autentici e un’atmosfera rilassata da vivere lontano dalla folla.
Weekend nelle Marche e prime giornate di settembre: un’accoppiata che profuma di natura, relax e scoperta. Le colline morbide, i borghi sospesi nel tempo e il clima ancora mite rendono questa regione una meta irresistibile per chi cerca una fuga dolce dalla routine.
Quando l’estate cede il passo all’autunno, le Marche si vestono di colori caldi e sentieri silenziosi. Le spiagge si svuotano, ma la bellezza resta, spostandosi nell’entroterra: tra uliveti, vigneti e stradine lastricate che sembrano uscire da un libro illustrato. È il momento perfetto per rallentare, respirare profondamente e concedersi un viaggio a ritmo lento, tra buon cibo e paesaggi che cambiano ad ogni curva.
Immagina una mattina fresca ma luminosa, un caffè bollente sorseggiato sul balcone di una casa in pietra, con vista sulle colline color ocra. Oppure una passeggiata tra bancarelle locali in una piazza medievale, con il profumo del pane appena sfornato che si mescola a quello dell’aria frizzante. Capita spesso che siano proprio questi momenti semplici a restare nel cuore più delle grandi avventure.
Borghi che sembrano dipinti: le perle nascoste dell’entroterra
Tra le mete imperdibili per un weekend nelle Marche, spiccano borghi meno noti ma ricchissimi di fascino. Paesi dove il tempo sembra essersi fermato, lontani dal turismo di massa e perfetti per chi cerca autenticità.
Uno di questi è Corinaldo, con le sue mura perfettamente conservate e una scalinata che sembra una passerella tra le epoche. Oppure Offagna, tra le colline anconetane, dove una rocca medievale domina il paesaggio e i tramonti sembrano quadri ad olio. Non meno suggestivo è Elcito, spesso definito “il piccolo Tibet delle Marche”, un minuscolo borgo in pietra incastonato nel nulla, dove il silenzio è protagonista assoluto.
Non bisogna dimenticare Montefabbri, inserito tra i borghi più belli d’Italia, dove basta una passeggiata tra le mura per sentirsi parte di un’altra epoca. Qui tutto parla di storia: dai portali in legno massiccio alle insegne in ferro battuto, fino agli odori della cucina tradizionale che escono dalle finestre.
Passeggiando tra questi luoghi si scopre che ogni porta, ogni vicolo, ogni chiesa ha una storia da raccontare. Si possono trovare antiche botteghe artigiane ancora in attività, trattorie dove la pasta è rigorosamente fatta a mano e punti panoramici dove fermarsi semplicemente a guardare.
Cosa fare a settembre tra colline e sapori locali
Settembre è il mese ideale per godersi le Marche con calma e intensità. Il clima è piacevole, i paesaggi iniziano a tingersi d’autunno e gli eventi locali si moltiplicano.
Ecco alcune esperienze da non perdere:
- Degustazioni nelle cantine del Verdicchio o della Lacrima di Morro d’Alba, tra vigneti dorati e racconti di famiglia.
- Escursioni nei Monti Sibillini, con sentieri per tutti i livelli e panorami che tolgono il fiato.
- Feste di paese come sagre della polenta, del tartufo o del vino novello, dove si respira l’autenticità di una regione che ama condividere.
- Visite guidate a pievi e abbazie nascoste tra i campi, spesso aperte solo in questa stagione.
- Relax nelle terme naturali, come quelle di Sarnano o Acquasanta Terme, perfette per ricaricare le energie.
- Laboratori artigianali per scoprire tecniche antiche, come la lavorazione della carta a Fabriano o della terracotta a Fratterosa.
- Pic-nic nelle aree protette, circondati da natura incontaminata e suoni dimenticati.
Ogni esperienza è un’occasione per rallentare, osservare e sentirsi parte di un territorio generoso e sincero. Anche un pranzo in agriturismo, con piatti cucinati secondo la tradizione contadina, può diventare un momento speciale.
Un viaggio che inizia appena fuori casa
Non serve prendere un aereo o affrontare lunghe ore di viaggio per sentirsi lontani da tutto. Basta salire in macchina, mettere una playlist rilassante e lasciarsi guidare dalle curve dolci delle colline marchigiane. Già dopo pochi chilometri, si scopre un’Italia diversa, intima, che parla con voce bassa ma intensa.
Capita spesso che ci si chieda: “Perché non l’ho fatto prima?”. Perché a volte si cercano emozioni forti altrove, dimenticando che la meraviglia può trovarsi a poche ore da casa, in un borgo silenzioso, in un piatto di vincisgrassi fumanti o in una panchina affacciata sui campi.
A settembre, anche la luce cambia: è più morbida, più dorata, come se volesse invitarci a rallentare. Nei mercati si trovano i primi funghi, l’uva, i fichi maturi. Nei sentieri, il rumore dei passi sulle foglie secche si mescola a quello lontano delle campane. È un mese che invita a ritrovare il senso delle cose semplici.
Non è un caso se tanti scelgono proprio questo periodo per concedersi una breve vacanza, magari con un libro nello zaino e una macchina fotografica per catturare i colori della campagna. Se l’idea ti affascina, forse è il momento di lasciarti ispirare e partire. Le Marche ti aspettano.
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