Dal 6 settembre, la fiction Rai Imma Tataranni – Sostituto Procuratore porta le sue riprese in Basilicata, scegliendo come set la suggestiva cornice dei Laghi di Monticchio, tra i luoghi più affascinanti del Vulture.
Chi conosce la serie sa che il legame con il territorio è sempre stato uno dei suoi punti forti. Ora, però, il racconto si arricchisce di una tappa inedita, carica di atmosfera e potenziale. Un’opportunità che non riguarda solo la tv, ma anche la promozione di un angolo di Sud Italia ancora poco battuto, ma capace di lasciare il segno. Per chi si trova in zona, o ha voglia di una gita fuori porta tra natura e curiosità televisive, è il momento perfetto per scoprire questo posto.
E poi, c’è da dirlo: vedere dal vivo un set allestito, con attori, tecnici, e tutto quel dietro le quinte che di solito resta nascosto, è un’esperienza che incuriosisce chiunque. Non capita tutti i giorni di trovarsi in un posto così e, all’improvviso, riconoscerlo in una scena tv. Succede una volta, e già sembra speciale.
Imma Tataranni tra i Laghi di Monticchio: le riprese in programma
Dal 6 all’8 settembre, le riprese di Imma Tataranni si sposteranno ufficialmente ai Laghi di Monticchio, nel cuore della Basilicata. Una location non scelta a caso, che punta a valorizzare un paesaggio unico e poco raccontato, almeno sul piccolo schermo. Due specchi d’acqua di origine vulcanica, circondati da boschi fitti, scorci poetici e una quiete che fa da sfondo perfetto alle atmosfere intense della fiction.
Si crede che la forza della serie stia anche qui: nel saper restituire una Lucania autentica, fatta di contrasti, dettagli, e paesaggi che parlano. Ed ecco che Monticchio diventa più di un set: è un personaggio silenzioso, ma fondamentale.
Per chi è appassionato della fiction, l’arrivo della troupe rappresenta una ghiotta occasione. Magari per vedere qualche scena dal vivo, oppure semplicemente per visitare un luogo che, molto presto, entrerà nelle case di milioni di italiani.
I Laghi di Monticchio: quando la natura incontra la televisione
La scelta di ambientare Imma Tataranni proprio qui non sorprende chi conosce il fascino discreto dei Laghi di Monticchio. Situati tra Melfi e Rionero in Vulture, sono tra le mete più amate da chi cerca natura incontaminata, silenzi veri e sentieri da esplorare senza fretta. Ma sono ancora poco conosciuti fuori dai confini regionali.
L’arrivo della produzione Rai cambia le carte in tavola. Si parla già di un possibile boom turistico, ma anche di una nuova consapevolezza. Perché quando la tv accende i riflettori su un luogo così, tutto diventa più visibile. E non si tratta solo di una vetrina: può essere l’inizio di qualcosa di più duraturo.
Il Parco Naturale Regionale del Vulture si sta già muovendo per accompagnare questa opportunità. Si parla di accoglienza, ricettività, e soprattutto di valorizzazione. L’obiettivo? Fare in modo che l’interesse nato attorno alla fiction si trasformi in qualcosa di concreto. Nuovi flussi, nuove attività, nuovi progetti.
Intanto, è già possibile immaginare i Laghi al tramonto, con le cineprese pronte, il silenzio interrotto solo dal suono del ciak, e la bellezza di un luogo che si lascia raccontare. A modo suo, senza eccessi.
Fiction e territorio: una sinergia da coltivare
Si è detto più volte che la Basilicata è una terra di cinema. Dai Sassi di Matera alle valli interne, sono sempre di più i registi che scelgono questa regione per raccontare storie. Ma con Imma Tataranni, il discorso cambia leggermente. Qui la Lucania non fa da sfondo: è protagonista.
E i Laghi di Monticchio rientrano perfettamente in questo racconto. Luoghi reali, vivi, che mantengono intatta la loro anima anche sotto i riflettori. Si crede che il segreto del successo di certe produzioni stia proprio nella capacità di scegliere spazi che non siano solo belli, ma credibili. E in questo senso, il Vulture ha molto da offrire.
Il presidente del Parco, Francesca Di Lucchio, ha parlato apertamente di una “sfida da cogliere insieme”. Non solo come occasione di visibilità, ma come punto di partenza per un rilancio più ampio. Perché se il cinema regala visibilità, spetta poi al territorio trasformarla in crescita vera.
Per chi vive in zona, o ci passa anche solo per caso, settembre diventa così un momento da ricordare. E magari, da vivere in prima persona. Un’occasione per sentirsi parte di una storia che, stavolta, comincia davvero da qui.