Dormire in monasteri o agriturismi spartani sta diventando una delle soluzioni più amate per chi cerca un’esperienza autentica, economica e lontana dai soliti schemi del turismo di massa.
Lasciarsi alle spalle il caos cittadino, spegnere il telefono e abbandonarsi al silenzio di un monastero o alla semplicità di un agriturismo essenziale è un modo insolito ma sempre più popolare per ricaricarsi. C’è chi lo fa per fede, chi per detox digitale, chi solo per dormire bene. In fondo, chi non ha mai sognato un rifugio spartano ma pieno di pace? C’è chi lo fa per staccare dal lavoro, chi vuole camminare tra gli ulivi senza meta, chi ha solo bisogno di un letto senza pretese. Non servono grandi progetti, a volte bastano un paio di giorni lontani da tutto per sentire il cervello respirare di nuovo. Si tratta piuttosto di una piccola rivoluzione silenziosa: ridurre le aspettative e riscoprire il valore delle cose essenziali.
Per chi vuole testare da subito questo tipo di soggiorno, ci sono portali online dedicati dove prenotare una stanza in abbazia, eremo o casa contadina, con pochi clic e a prezzi spesso imbattibili. Alcuni offrono anche proposte last minute, altri includono esperienze contadine o spirituali nel soggiorno.
Il fascino del silenzio: perché scegliere un monastero
Quando si pensa a un alloggio economico, difficilmente si immagina una camera con vista sul chiostro di un convento o su una vallata coltivata con metodi antichi. Eppure è proprio qui che si nasconde il segreto di un nuovo tipo di turismo: l’autenticità senza fronzoli. Nei monasteri, tutto è ridotto all’essenziale: letti singoli, pasti semplici condivisi nel refettorio, magari qualche ora di silenzio. Niente spa, niente colazioni infinite, ma un’accoglienza sincera, spesso gestita direttamente da comunità religiose. Il bello è che non serve essere credenti per godere di questo tipo di ospitalità: basta avere voglia di rallentare.
Alcune strutture offrono anche momenti di meditazione o spazi per il ritiro personale. Ma nessuno impone nulla: si può restare semplicemente a leggere nel giardino, partecipare alle preghiere o limitarsi ad ascoltare il suono delle campane. Il costo? Spesso simbolico, con offerte libere oppure tariffe calmierate, proprio per favorire l’accesso a chiunque. Un modo di viaggiare che sta conquistando sempre più giovani e persone in cerca di un vero stacco.
Agriturismi spartani: contatto diretto con la terra
Un’altra alternativa sempre più amata sono gli agriturismi spartani, spesso a gestione familiare, dove si dorme in camere essenziali ma ci si sveglia con l’odore del pane appena sfornato e la vista sui campi.
Qui si vive a contatto con chi lavora davvero la terra. I ritmi sono quelli naturali, i pasti cucinati in casa, i mobili a volte sgangherati ma veri. C’è un valore nell’imperfezione, nella polvere su un comodino antico, nel gallo che canta all’alba.
Tra le caratteristiche più apprezzate di questi luoghi:
- Prezzi contenuti, anche nei periodi di alta stagione;
- Esperienze autentiche come la mungitura, la raccolta delle olive, la panificazione;
- Ambienti rustici, spesso senza TV o Wi-Fi, ma con amache e stalle;
- Contatto diretto con la natura, senza mediazioni;
- Accoglienza calorosa, più da amici che da clienti.
Sono perfetti per famiglie, coppie ma anche per chi viaggia da solo e vuole riscoprire una dimensione più lenta, fatta di gesti semplici e vere connessioni umane.
Un turismo diverso che conquista anche online
Negli ultimi anni, piattaforme dedicate a questo tipo di ospitalità stanno spuntando ovunque. C’è chi raccoglie solo monasteri aperti al turismo, chi mappa agriturismi fuori dai circuiti tradizionali, chi propone formule ibride tra volontariato e soggiorno gratuito.
La pandemia ha accelerato questa tendenza: il desiderio di luoghi isolati, sostenibili, fuori dal caos ha convinto tanti a cambiare approccio alle vacanze. E si è scoperto che meno comodità non significa meno qualità. Anzi, a volte è proprio il contrario.
Basta digitare “ospitalità religiosa”, “vacanze in eremo” o “agriturismi minimal” per aprirsi a un mondo variegato, fatto di storie vere, luoghi silenziosi e prezzi umani. Non è turismo per tutti, ma chi lo prova spesso non torna più indietro.
Perché forse, nel dormire in una cella spoglia o in una stanza senza fronzoli, si trova qualcosa che manca altrove: il tempo.
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