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Giardinaggio

3 rampicanti che fioriscono a fine estate e non temono la siccità

Se cerchi rampicanti che fioriscono a fine estate e non temono la siccità, sei nel posto giusto: ecco tre piante sorprendenti che regalano fiori e colore anche nei mesi più secchi.

fiori rampicanti che non temono la siccità
Scopri 3 rampicanti resistenti alla siccità che fioriscono a fine estate

Quando il giardino sembra aver dato il meglio, ci sono specie che iniziano proprio a brillare. Alcune rampicanti, spesso sottovalutate, entrano in scena tra agosto e settembre con fioriture generose e una resistenza davvero fuori dal comune. Vale la pena conoscerle meglio e, perché no, prenderle in considerazione per i prossimi spazi verdi da riempire.

Un’idea utile per chi ha un pergolato spoglio, un muro assolato o anche solo un angolo del terrazzo che ha bisogno di una pennellata di colore proprio quando tutto il resto appassisce. A volte basta una sola pianta ben posizionata per cambiare il volto di uno spazio. Non serve essere esperti di giardinaggio: queste rampicanti fanno quasi tutto da sole, purché trovino luce e un po’ di calore. E sorprende come, anche nei periodi più secchi, riescano a restituire una sensazione di freschezza.


Bougainvillea: la regina dei climi secchi

Tra le piante rampicanti che resistono alla siccità, la Bougainvillea si merita il primo posto. Non è un caso se spopola nei giardini del sud Italia o nelle zone costiere più calde: ama il sole diretto, l’aria asciutta e non tollera i ristagni d’acqua. Eppure, regala cascate di fiori (che in realtà sono brattee colorate) da fine primavera fino all’inizio dell’autunno.


Il bello? Non ha bisogno di cure continue. Una volta ambientata, cresce con una forza sorprendente. Basta una potatura leggera e un’esposizione ben luminosa. Il terreno? Meglio se ben drenato e povero. In vaso riesce comunque a stupire, anche se cresce meno vigorosa.

Il colore acceso delle sue “fioriture” (dal fucsia al rosso, passando per il viola e il bianco) è perfetto per ravvivare facciate, pergole o persino ringhiere. Alcuni esemplari riescono a raggiungere anche i 4-5 metri di altezza, creando veri e propri sipari naturali. C’è chi la coltiva persino come bonsai, sfruttando la sua capacità di adattarsi a contenitori ridotti.

fiori rampicanti che non temono la siccità


Resiste a temperature alte, ma attenzione: sotto i 5°C inizia a soffrire, quindi va protetta in inverno se il clima è rigido. Nei mesi più caldi, invece, riesce a vivere senza irrigazioni frequenti, facendo tesoro di ogni goccia ricevuta.

Passiflora: scenografica e senza pretese

A prima vista, sembra una pianta tropicale difficile da gestire, ma è esattamente il contrario. La Passiflora, o fiore della passione, è un rampicante che sorprende per la sua resistenza al caldo e alla siccità, soprattutto se piantata in piena terra.


Produce fiori unici, quasi architettonici, da agosto in poi, a seconda della varietà. La più diffusa è la Passiflora caerulea, dai toni blu e bianchi, che si aggrappa da sola a recinzioni, grigliati o ringhiere grazie ai suoi viticci. Alcuni esemplari possono arrivare fino a 5-6 metri di lunghezza, creando una parete verde fitta e scenografica in pochissimo tempo.

Qualche dritta utile per coltivarla:


  • preferisce esposizioni soleggiate o di mezz’ombra
  • ha bisogno di un terreno leggero e ben drenato
  • non va annaffiata troppo spesso: meglio aspettare che il terreno sia ben asciutto
  • resiste a temperature alte e, in molte zone, anche al gelo leggero
  • nelle regioni con inverni rigidi conviene proteggerla alla base con pacciamature naturali

rampicanti che fioriscono a fine estate

Oltre all’effetto ornamentale, alcune varietà producono frutti commestibili (come la maracuja), anche se non sempre in climi temperati riescono a maturare del tutto. Ma anche quando i frutti non arrivano a maturazione completa, il fascino della fioritura resta invariato: ogni fiore dura solo uno o due giorni, ma è talmente strano e suggestivo che lascia il segno. Insomma, difficile non notarla.

Bignonia (Campsis): la scelta audace per i muri assolati

Infine, una pianta che non passa inosservata: la Bignonia, conosciuta anche come Campsis, è tra i rampicanti più adatti per chi cerca fioriture a fine estate e non vuole preoccuparsi troppo dell’acqua.

Fiorisce abbondantemente tra luglio e settembre con trombette color arancio, rosso o salmone. Ha una crescita vigorosa e riesce a coprire muri interi in pochi anni, aggrappandosi da sola alle superfici con le sue radici aeree.

L’aspetto curioso? Ama il caldo torrido e i terreni asciutti. Anzi, troppa umidità può danneggiarla. Una volta stabilita, si accontenta dell’acqua piovana, richiedendo solo qualche irrigazione nei periodi più estremi. Attenzione però: è meglio tenerla sotto controllo con potature regolari, altrimenti tende a espandersi ovunque.

È una scelta vincente per valorizzare muri al sole, facciate sud ed est o pergole di grandi dimensioni. E poi, c’è da dirlo, il contrasto tra le foglie verde scuro e i fiori arancio accesi crea un impatto visivo davvero potente.

rampicanti che fioriscono a fine estate

Lasciarsi ispirare da queste tre varietà può fare la differenza tra un giardino spoglio a fine estate e uno che continua a sorprendere. Quando il caldo è ancora intenso e l’acqua scarseggia, sono proprio queste rampicanti a dimostrare che resistere non significa rinunciare alla bellezza.

foto © stock.adobe


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